Le tegnue

I sorprendenti fondali di Caorle

Le tegnue sono dei rialzamenti rocciosi che dal fondale marino si ergono verso l’alto, tipici di alcune zone nord adriatiche.

Le si possono trovare in varie forme: a volte singole, cioè lontane l’una dall’altra, oppure raggruppate.

Sono principalmente formazioni di origine calcarea, che possono alzarsi anche per diversi metri e molto diverse dalle classiche “alture“, formate in gran parte da fango e sabbia.

L’origine del nome

Il nome tegnua è principalmente legato ai vocaboli “tenere” o “fermare” e deriva proprio dal fatto che le reti dei pescatori vengono trattenute dalle asperità del fondo.

In gergo marinaresco vengono anche chiamate “tresse”, per l’intreccio l’una con l’altra che le caratterizza.

Prendere una tegnua

Prendere una tegnua, almeno fino a qualche anno fa significava molto spesso danneggiare la rete anche in maniera devastante.

Con l’avvento delle strumentazioni altamente tecnologiche, prima del “Loran” e oggi del GPS, hanno fatto si che negli anni queste siano state quasi interamente segnalate, quindi attualmente, almeno per quanto riguarda lo strascico, messe al sicuro da qualsiasi pericolo.

Oggi, solo i sommozzatori si avvicinano a queste milionarie strutture, ed è l’unico essere, a parte i pesci che vi abitano, che può godere della loro spettacolare bellezza.

L’Alto Adriatico, sebbene piccolo, è tra i mari che ne conta di più nei suoi seppur bassi fondali.

La tegnua è un patrimonio nonché un serbatoio di vita marina che non ha eguali quindi, se ben gestita e protetta, astici, scorfani, gronghi e decine di altre specie ittiche potranno continuare ad abitare i fondali marini ancora per molti anni.

Alla scoperta di Caorle

Situato sulla costa veneziana nella regione del Veneto, si trova il pittoresco borgo di Caorle.

Questa affascinante località balneare vanta un centro storico caratterizzato da strette stradine lastricate, case colorate e un’atmosfera autentica che cattura l’essenza della tradizione.

Il centro città è infatti un vero gioiello che attira visitatori da tutto il mondo.

Le origini risalgono all’epoca romana, quando era un importante centro commerciale e un porto di scalo per le rotte marittime dell’Adriatico.

Nel corso dei secoli, la città ha subito l’influenza di varie culture, tra cui quelle bizantine, longobarde e veneziane, che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla sua architettura e sulla sua cultura.

Nella città ergono affascinanti case colorate, con facciate dipinte in tonalità vivaci come il rosa, il blu e il giallo. Queste case tradizionali, alcune delle quali risalgono al XVI secolo, conferiscono al centro storico un aspetto pittoresco e unico nel suo genere.

La piazza principale, chiamata Piazza Vescovado, è il cuore pulsante del centro storico. Qui si trova il duomo di Santo Stefano, un’imponente chiesa romanica risalente all’XI secolo, con un campanile a forma di cipolla che si erge sopra il paesaggio urbano.

La cattedrale è un luogo di grande importanza storica e religiosa per la città, e il suo interno custodisce opere d’arte di notevole valore.

Inoltre, passeggiando per le stradine del centro storico, si possono scoprire antiche botteghe artigiane e negozi di souvenir che vendono prodotti tipici locali.

Non mancano poi ristoranti e caffè accoglienti dove è possibile gustare prelibatezze della cucina veneta, come i famosi “cicchetti“, piccoli stuzzichini accompagnati da un bicchiere di vino.

Una visita al centro storico non sarebbe completa senza una passeggiata sul lungomare. La spiaggia dorata si estende per chilometri lungo la costa e offre la possibilità di rilassarsi al sole o fare una nuotata nelle acque cristalline dell’Adriatico.

Durante l’estate, Caorle si anima con eventi culturali e folkloristici che richiamano turisti e locali. Tra le celebrazioni più famose c’è la festa di San Rocco, patrono della città, che si tiene il 16 agosto.

L’autore

Vittorio Emanuele Dalla Bella ha 61 anni ed è stato un pescatore per oltre 35. Amante del mare, è un profondo conoscitore dell’Alto Adriatico e delle sue tegnue.